Il cardiofrequenzimetro (più comunemente detto cardio) è un dispositivo in grado di rilevare istantaneamente la frequenza cardiaca grazie ad un sensore posto all’interno di una fascia toracica o, nei modelli di ultima generazione, direttamente integrato nella parte inferiore dell’orologio e a contatto con il polso.
L’avvento del cardio ha segnato una svolta negli allenamenti aerobici come il ciclismo, la maratona o il triathlon; se all’inizio solo gli atleti professionisti ne avevano uno, oggi tutti possiamo disporre di questo strumento per misurare l’andamento della nostra frequenza cardiaca.
Ma che cos’è la frequenza cardiaca e come si imposta?
Se è vero che tutti possiamo averne uno, è altrettanto vero che non tutti sono ancora in grado di utilizzarlo in maniera corretta. Molto spesso la regolazione delle soglie minima e massima viene ancora fatta sulla frequenza cardiaca basale (quella a riposo) o su quella massima. In questo modo annulliamo completamente l’utilizzo del cardio. Cerchiamo quindi di capire come impostarlo correttamente:
per prima cosa è necessario conoscere la propria soglia anaerobica (la capacità del nostro fisico di sostenere un esercizio prolungato), valore determinante per poter impostare correttamente l’allenamento. È importante che la soglia massima sul cardio sia impostata sulla soglia anaerobica, mentre il limite minimo deve corrispondere a circa il 70% della soglia anaerobica. Così impostato il cardio ci indicherà come e quale fascia di allenamento mantenere e sarà inoltre in grado di indicarci quando stiamo andando troppo forte (seeee magari!!) o troppo piano per il tipo di allenamento impostato.
Chi non dovrebbe usare il cardiofrequenzimetro?
Sicuramente chi ha una mentalità in grado di gestire facilmente i tempi ed ha una capacità consolidata di ascoltare il proprio corpo. Parliamo principalmente di atleti di élite. Ci sono casi però in cui il cardio non deve essere utilizzato. Vediamoli insieme:
- per dimagrire
- per proteggere il cuore
Il fatto che il cardio possa essere utilizzato per dimagrire non significa che le due cose siano per forza collegate. Infatti è scientificamente provato che non esiste una frequenza cardiaca alla quale è più facile dimagrire. Ciò che conta, come scritto tra l’altro in questo articolo, sono le calorie bruciate e assunte durante la nostra giornata. Quindi se l’unico scopo è quello di dimagrire allora l’obiettivo è di bruciare più calore di quelle che assumiamo.
Altri invece usano il cardio perché sono convinti che possa proteggere da eventuali eccessi durante gli allenamenti. Niente di più sbagliato perché il nostro cuore e in generale tutto il nostro organismo possiede già dei meccanismi di difesa automatici che impediscono di danneggiare il cuore. Chi ha un cuore sano ha dei meccanismi di difesa contro gli eccessi; chi invece ha un cuore “malato” di certo non si “salva” allenandosi sotto soglia e allora è meglio che si sottoponga a visite di controllo specialistiche.
Scopri come usare il cardiofrequenzimetro in modo efficiente!
Concludendo il cardiofrequenzimetro è un ottimo strumento per gli allenamenti, che se correttamente impostato ci guida verso risultati e prestazioni migliori.
È bene però non fare sempre e solo affidamento sui nostri dispositivi elettronici perché a volte questi possono trarci in inganno quando siamo un periodo di sovrallenamento. Il cardio non è in grado di fornirci un’idea dello stato di salute delle nostre riserve energetiche e non considera il grado di allenamento e le caratteristiche fisiche.
Impara quindi a ad ascoltare il tuo corpo, a capire quali sono le tue andature senza bisogno di uno strumento elettronico. Impara soprattutto a conoscere te stesso.
Talvolta allenati libero da ogni gadget e presta attenzione alle tue sensazioni. Se proprio non riesci a farne a meno puoi fare come me: ogni tanto mi alleno comunque con il cardio, ma non lo guardo, lo giro al contrario e vinco qualsiasi tentazione. Lo trovo molto utile perché imparo a distinguere le sensazioni, mi concentro sui movimenti che faccio, sulla respirazione e su tutti gli altri aspetti che con l’utilizzo del cardio non presterei attenzione. Alla fine dell’allenamento confronto le sensazioni avute con i risultati ottenuti e analizzo i dati.
Ci vuole tanta forza di volontà, ma sono sicuro che se stai leggendo questo articolo di certo non ti manca! 😉